THX 1138: l'uomo che fuggì dal futuro


Opera del 1971 dal qui giovanissimo regista, produttore e sceneggiatore George Lucas, noto per per la creazione delle saghe di Guerre Stellari e Indiana Jones e per il film American Graffiti, ci narra di una Terra avvelenata da una Guerra Nucleare e abitabile solo in centri urbani sotterranei.
Siamo nel XXV secolo, le persone sono tutte rasate, tutte vestite di bianco, non esiste moda ne altre forme di diversificazione, le abitazioni vengono assegnate tramite macchine, non esistono nomi ma numeri, tutti sono drogati per evitare pulsioni sessuali, eventualmente ci si può aiutare attraverso macchine masturbatrici, e la riproduzione è possibile, quando autorizzata, solo attraverso inseminazione artificiale.
L'unica apertura concessa da un sistema governato da macchine dove perfezione, efficienza e utilità sono le fondamenta sulla quale essa si fonda, è la religione basata sulla divinità OMM, la quale però è anch'essa controllata dalle stesse macchine.
Basterà all'umano THX 1138 cessare l'assunzione delle droghe quotidiane (vietato), per riuscire a scoprire l'atto sessuale con la sua inquilina LUH 3417 (vietatissimo), e la possibilità di elaborare propri pensieri e proprie decisioni.
Tutto da vedere e da gustare, con un finale a sorpresa, è consigliato nella versione del 2004 director's cut.

Privare l'uomo del suo bene più prezioso: l'Intelletto, rimane da sempre il modo migliore per mantenere uno stato di repressione assoluto senza correre il rischio di sovversioni.


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